lunedì 9 febbraio 2009

MELBOURNE ISN'T REAL AUSTRALIA...

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Volo JQ633. Destinazione Melbourne. Dopo un viaggio accompagnato da parecchie turbolenze, arrivo all’aeroporto di Melbourne alle 2 di pomeriggio. Aspetto il mio compagno di viaggio (il mio backpack!) e prendo la navetta che mi porta dritta dritta in centro città.
Chiamo il mio amico Andre che abita a Melbourne da ottobre e mi incontro con lui per un caffè. Dopodiché mi dirigo verso l’ostello da lui consigliato. L’ostello è abbastanza costoso (180 dollari a settimana), ma è grande, pulito, lo staff si dimostra molto friendly e diversi sono i servizi inclusi nel prezzo: colazione tutte le mattine, mezz’ora di internet free al giorno, pancakes la domenica mattina e “barbecue on the roof” il martedì sera. E indovinate che giorno è oggi? Martedì! Wow! Doccia, capelli e alle 6 inizio ad abbuffarmi di salsicce, hamburger, e chi più ne ha più ne metta!
La sera resto in ostello con Andrea e gli altri suoi amici, sembrano molto simpatici!
La mattina seguente mi alzo di buon ora. Mi aspetta una città nuova tutta da scoprire, una cosa che adoro! Il centro città è relativamente grande, lo si può girare a piedi in un’ora o poco più! Mi ricorda parecchio il centro di Sydney: altissimi palazzi e vie affollate di gente e negozi di ogni genere. Ci sono anche parecchie cattedrali e monumenti storici che fanno da contrasto con la modernità che caratterizza la seconda città più grande dell’Australia. Un giretto ai Royal Botanic Gardens e nel pomeriggio non posso non visitare la Little Italy di Melbourne. Lygon St, questo il nome della via colorata di verde bianco e rosso. Una sensazione quasi assurda: dopo un mese e mezzo a Brisbane senza aver parlato mezza parola di italiano con nessuno (solo al telefono con mia mamma e mia sorella!), mi ritrovo in una via piena zeppa di ristoranti “pizza, pasta e mandolino” e le mie orecchie e la mia mente tornano a sorridere… Sento parlare italiano in tutti i centimetri della via! Capisco tutto! Wow, mezz’oretta a piedi dal centro città e sono tornata a casa!?! Sensazione davvero piacevole, lo ammetto! Inizio subito a distribuire curriculum come caramelle e la fortuna mi sorride: ho due prove in due ristoranti diversi, una per il giorno stesso e l’altra per il giorno seguente.
Caffè Corretto: questo il nome del ristorante che ho scelto. Già al primo impatto mi è subito piaciuto! I padroni sono siciliani e ci sono pure alcuni camerieri italiani: un ragazzo di Saronno, uno di Pisa, uno di Bologna e uno di Treviso. Lo so, lo so… Non è il massimo per il mio inglese perché lavorando spesso parliamo italiano… Ma che diamine! Sono qua anche per divertirmi! In ogni caso ci sono anche camerieri di altre nazionalità e quindi spesso cerco di relazionarmi con loro! Purtroppo per adesso lavoro solo nei weekend e la paga è veramente bassa (12 dollari all’ora)… Ma come si dice… Better than nothing! Credo che proverò a cercare anche qualcos’altro nel frattempo.
Il giorno successivo decido di andare al mare. Finalmente la mia adorata spiaggia, il mio adorato mare! Ma questa volta le mie aspettative non vengono confermate: credo che la spiaggia di St Kilda sia la più brutta che fino adesso abbia mai visto qua in Australia. Non troppo pulita, veramente affollata… E anche il mare non è pulitissimo… Uff! In ogni caso mi godo ugualmente una giornata di completo relax. Fortunatamente non molto lontano da questa ci sono altre spiagge molto più belle, più pulite, più australiane! Ho avuto la fortuna di andarci proprio ieri, con dei ragazzi conosciuti pochi giorni fa in ostello! Mare limpidissimo, poche persone intorno a me e un profumo che si può respirare solo qua… Il mio corpo cerca di assorbire il più possibile questo odore inebriante, lo faccio mio, mi da una carica che difficilmente riesco a trovare altrove.
Dopo dieci giorni di ricerche sul web, sono riuscita a trovare anche la casa. Sto convivendo da pochi giorni con un ragazzo neo zelandese, due ragazze inglesi e un ragazzo scozzese. Ho la mia camera singola, pago meno rispetto all’ostello e sono vicinissima a lavoro, non poteva andarmi meglio! La casa sarà disponibile solamente per un mese, perché poi verrà abbattuta! Segno del destino?!?! Credo proprio di si! Credo proprio che ci sia un altro posto sconosciuto che mi sta già aspettando. Sono qua da poco più di due settimane ma non ho ancora trovato un aspetto di Melbourne di cui innamorarmi follemente. Non ho ancora trovato un parco, un paesaggio, una spiaggia, un palazzo da mirare e rimirare per ore e rimanere intontita davanti a tale bellezza e pensare “Wow, non svegliatemi vi prego!”. Melbourne è una bella città ma credo non sia adatta a me: forse è fatta per chi ama divertirsi la notte, per chi ama sentirsi a casa (è davvero troppo europea credetemi), per chi ama la classica vita da città. Ma non è adatta a me… Io voglio vivere e voglio vedere la vera Australia. Certo, fa piacere sentirsi a casa, ma dopo solo due settimane sto sentendo qualcosa dentro che mi dice “Laura, non è qua che devi stare!”. Non sono venuta fin qua solo per divertirmi nei locali e ubriacarmi come fanno tutti… Questo lo posso fare benissimo anche a casa mia. Sono qua per altri motivi, ben più profondi e costruttivi, ma sto notando che è davvero riuscire a condividerli; la maggior parte dei backpackers è qua solamente per divertirsi, bere, uscire, cuccare… Bè, no grazie… A volte mi sento così diversa! E la lingua di certo non mi aiuta… E’ proprio la prima volta da quando sono qua in Australia che non mi sento perfettamente a mio agio. Non mi piace troppo questa situazione ma in fin dei conti sto bene e so anche che un mese passerà in fretta!
In ogni caso vado avanti per la mia strada, convinta che ogni singolo instante vissuto in questa terra mi sta rendendo più forte, più matura e più consapevole del fatto che sono davvero fortunata ad avere un vita tutta mia, una vita così preziosa, una vita così piena, da vivere e proteggere con cura e dedizione, da colorare ogni giorno con colori diversi.