martedì 8 dicembre 2009

PENSIERI DOPO UN ANNO LONTANI DA CASA

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E' trascorso quasi un mese dal mio rientro a casa. Un mese trascorso quasi interamente sul divano a causa di una brutta distorsione al piede sinistro. Troppo tempo per pensare e per annoiarmi.
Come sto? Mi sento come se non riuscissi a gestire il mio tempo. Mi sembra di sprecare il mio tempo, e questa sensazione non l'avvertivo da 365 giorni a questa parte, anche quando non avevo un lavoro o stavo ore sdraiata a Cable Beach fino al tramonto, così naturalmente, senza dover per forza "fare qualcosa". E questo mi fa incazzare. E ora ci sono ricaduta... Non so come è potuto succedere, forse è solo per colpa di questa distorsione che mi sta bloccando a casa o forse è colpa del sistema in cui siamo inglobati, che ci obbliga a correre, avere un lavoro, trovare una persona con cui "sistemarsi". Ma non è solo questo.
Mi sento cambiata. A volte non capisco i ragionamenti delle persone che mi stanno parlando e non capisco come un tempo mi sembravano normali. Non siamo più sulla stessa frequenza e anche se il bene che voglio loro è molto, il mio desiderio è solamente quello di evadere e trovare di nuovo la dimensione in cui ho vissuto per un anno. Nessuno capisce quello che è stato il mio viaggio e alcuni mi guardano addirittura di storto quando dico che ho raccolto cipolle in Australia. Oppure traggono la conclusione pratica del tutto dicendo "bè, almeno hai imparato bene l'inglese ora". Ma credo sia ben più di una semplice lingua ad avermi arricchito. Credo di avere imparato di più cosa vuol dire "rendere grazie alla vita" raccogliendo cipolle per 2 giorni in Queensland che una vita passata in Italia a studiare e lavorare. Ma non riesco a farmi capire. E questo un po' mi dispiace. E tutti sono così preoccupati a chiedermi "e adesso? cosa farai? progetti per il futuro?" anzichè chiedermi come stai o cos'è stata per te l'Australia. Anyway...
Presto credo di ripartire, probabilmente con la mia sorellina, e vi dirò che la cosa mi elettrizza parecchio. Nuovi posti da scoprire, nuove emozioni da vivere e un nuovo backpack da riempire di cultura. I can't wait!!
Chiudo il post con una frase di Sant'Agostino che racchiude un po' tutto quello che ho scritto finora:
Il mondo è un libro,
e chi non viaggia ne legge solo una pagina.

4 commenti:

Luigi Sarto ha detto...

sei geniale.
davvero.

perché hai smesso di scrivere?

Laura ha detto...

wow... grazie jack... eh si, hai ragione... è che mi manca una fonte d'ispirazione, la mia vita si è un po' fermata... grazie davvero, è sempre bello sapere che a qualcuno piace leggerti...! ciao!

Unknown ha detto...

Ciao laura, leggo solo adesso questa parte del blog...Sai che ti dico? hai descritto perfettamente quello che sento anche io. Il rapporto con le persone, il discorso dello sprecare tempo: lo sento davvero in maniera fortissima. Credo per me sia davvero finito il tempo qui, non ho più niente da dare in questo momento, non vedo davvero l'ora che arrivi il 2 settembre per ripartire di nuovo.
un abbraccio, in bocca al lupo.
Matteo da Pesaro

RICHI ha detto...

Hai trovato le parole che mi mancavano. Hai decifrato il mio stato d'animo. E mi hai fatto capire che se l'unica cosa che mi fa sorridere e mi fa sentire vivo è la voglia di ripartire, ripartirò.
Spero che quando tornerò, dopo parecchi mesi,la prima domanda che mi verrà posta non sarà la stessa che ho sentito al mio ritorno di quest'anno e cioè..."oh Richi,quante ne hai scopate?" (dopo 9 mesi che mancavo da casa).

anche io ho il mio blogghettino, ormai come un figlio per me.Non vedo l'ora di ricominciare a scriverlo :). Te lo lascio,cosi magari ci dai un'occhiata ;). www.richiintheworld.com

Ciao. Buon viaggio e buona vita

Richi